Papa Clemente VII (Giulio de Medici), facendo forza sulla guerra che divide Francesco I di Valois, re di Francia, e Carlo V d'Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, si fa promotore di una lega anti-imperiale, la Santa Lega di Cognac.
La Lega, dal punto di vista papale, aveva lo scopo di difendere lo Stato Pontificio dalle mire di Carlo V che, una volta penetrato nell'Italia settentrionale, sarebbe sceso fino a Roma con l'intento di unificare la penisola.
L'imperatore tentò in un primo tempo di ristabilire pacificamente l'alleanza con il Papa, ma, al rifiuto di questi, decise di intervenire militarmente.
Non potendo procedere di persona, essendo impegnato su altri fronti, scatenò contro il Papa la famiglia dei Colonna, da sempre nemica dei Medici.
Il cardinale Pompeo Colonna sguinzagliò quindi i suoi soldati nella città pontificia e mise la corte papale sotto assedio: per liberarsi, Papa Clemente VIII dovette abiurare la Lega Santa e promettere l'alleanza a Carlo V.
Una volta libero, però, il Papa non mantenne fede al patto e chiamò in suo aiuto Francesco I di Francia.
L'imperatore decise quindi l'intervento armato contro lo Stato Pontificio, e inviò a Roma un contingente di lanzichenecchi, teoricamente comandate da un generale tedesco, che dovette però ritirarsi a guerra appena iniziata.
Il 6 maggio 1527 le truppe lanzichenecchie entrano in Roma, dopo la morte del loro generale: il Papa riesce a salvarsi solo grazie al sacrificio dell'intero corpo delle guardie svizzere, usufruendo di un passaggio segreto che lo porta a Castel Sant'Angelo.
Le truppe lanzichenecchie, rimaste senza comandante e senza paga, si diedero allora al saccheggio sistematico della città, lasciando poi spazio alla peste: a fine anno, a Roma rimaneva un abitante su cinque.
Per fare cessare il saccheggio, Papa Clemente VII acconsentì a versare un ingente somma all'imperatore e abbandonò Roma alla volta di Orvieto.
Tre anni più tardi, Clemente VII incoronava Carlo V imperatore, sigillando una rinnovata alleanza: quest'ultimo si impegnava a sua volta di restaurare il dominio dei Medici a Firenze abbattendo la repubblica.
lunedì 29 ottobre 2007
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